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Shevardnadze, Eduard Amvrosievič.

Uomo politico georgiano. Dopo una lunga militanza giovanile nel Partito comunista (vi entrò nel 1946), lavorò nel suo esecutivo, divenendo viceministro (1964-65) e quindi ministro (1965-72) al ministero georgiano dell'Ordine pubblico. Nel 1972 venne nominato primo segretario del Partito comunista georgiano, dimostrando una discreta inclinazione riformatrice. Membro candidato del Politburo nel 1978, appoggiò l'ascesa di M. Gorbaciov a segretario generale del PCUS, assumendo nel 1985 la carica di ministro degli Esteri, in sostituzione di A.A. Gromiko. La sua opera di mediazione si rivelò decisiva per il ristabilimento delle relazioni diplomatiche con il Giappone e con Israele. Fondamentale fu inoltre il suo apporto per la risoluzione del conflitto afghano e per la distensione dei rapporti con gli Stati Uniti. La collaborazione con i presidenti R. Reagan e G. Bush, nonché i ripetuti incontri con il collega americano G.P. Shultz, prepararono infatti il terreno propizio per lo smantellamento degli euromissili, sia all'Est sia all'Ovest, stabilito nel 1987 dai due capi di Stato statunitense e sovietico. Rassegnò le dimissioni nel 1990, in seguito alla crescente impopolarità della politica di Gorbaciov. Dopo lo smembramento dell'URSS (1991), fu eletto presidente della nuova Repubblica di Georgia nel 1992 e riconfermato in tale carica nel 1995 e nel 2000. L'approvazione di una nuova Costituzione aumentò notevolmente i suoi poteri, incrementando il latente malumore nei confronti di una politica che non era riuscita a risolvere gli annosi problemi relativi all'incipiente povertà, alla dilagante corruzione e alla sempre più vasta criminalità. S., scampato a due attentati terroristici nel 1995 e nel 1998, non poté sottrarsi al malcontento della popolazione che, dopo la proclamazione della vittoria del suo partito alle elezioni nel novembre 2003, ne denunciò l'irregolarità, prendendo possesso del palazzo parlamentare e portando successivamente il presidente alle dimissioni. S. venne sostituito temporaneamente dalla portavoce parlamentare Nino Burjanadze, al cui posto, nel gennaio 2004, si insediò ufficialmente Mikhail Saakashvili, vincitore delle elezioni presidenziali d'inizio anno (n. Mamati, Georgia 1928).